Ramadan 2025: un mese di riflessione e solidarietà con i nostri amici musulmani!

Il Ramadan è il mese più sacro del calendario islamico: un momento di riflessione, devozione e solidarietà per la comunità, durante il quale il digiuno e la preghiera sono accompagnati da momenti di condivisione e festa. Popoli Insieme ha celebrato questa ricorrenza con una serata di formazione e una grande festa di Eid al-Fitr che ha unito persone di diverse culture e tradizioni in un’atmosfera di gioia e solidarietà!

Quest’anno per il Ramadan a Popoli Insieme abbiamo avuto la possibilità di partecipare a una serata di formazione e approfondimento, tenutasi mercoledì 19 marzo. L’incontro, parte del progetto “Impariamo a Sognare”, ha offerto a tutti noi l’opportunità di approfondire la conoscenza di questo importante periodo dell’anno, sia dal punto di vista religioso che culturale.

A parlarcene è stato Khalid, ricercatore palestinese, che ci ha accompagnato in un viaggio affascinante attraverso la storia dell’Islam, dalle sue origini ai suoi pilastri fondamentali, con un focus particolare sul Ramadan. L’intervento ci ha fatto scoprire aspetti poco conosciuti della tradizione islamica e di cogliere il valore universale di solidarietà e condivisione che caratterizza questo mese. 

Il Ramadan dura 29 o 30 giorni e la sua data varia ogni anno, seguendo il calendario lunare islamico, che è circa 10 o 11 giorni più corto rispetto al calendario gregoriano. Questo fa sì che il mese del Ramadan cada in periodi diversi da un anno all’altro.

Durante il mese di Ramadan i musulmani osservano il digiuno (“sawm”), uno dei cinque pilastri fondamentali dell’Islam. Il digiuno implica l’astensione non solo dal cibo e dall’acqua, ma anche dal fumo, dai rapporti sessuali e dai profumi dall’alba fino al tramonto. È un atto di devozione, ma anche di autodisciplina, che ha lo scopo di purificare il corpo e lo spirito, di vicinanza agli altri e di aiuto ai più bisognosi. Naturalmente, il digiuno non è obbligatorio per tutti: gli anziani, i malati cronici, le donne in gravidanza, i bambini e i viaggiatori sono esentati. 

Ogni giornata di Ramadan segue un ritmo preciso: si inizia con il pasto pre-alba, il “Suhur”, che fornisce l’energia necessaria per affrontare la giornata di digiuno. La preghiera del Fajr segna l’inizio del digiuno. Al tramonto, il digiuno viene interrotto con l'”iftar“, il pasto serale, che è anche un momento di convivialità e di condivisione tra famiglia e amici. 

L‘iftar è uno dei momenti più attesi del giorno: le famiglie si riuniscono per mangiare e condividere piatti preparati con cura, celebrando insieme l’interruzione del digiuno. Il Ramadan, quindi, non è solo un momento di astensione, ma anche un’opportunità per rafforzare i legami sociali e per rendere più solido il senso di comunità.

La fine del mese del Ramadan è segnata dall’Eid al-Fitr, la “festa della rottura del digiuno”, una delle principali festività islamiche. La data esatta è determinata dall’avvistamento della Luna, dunque anch’essa varia ogni anno: quest’anno è caduta il 29 marzo.

La sera del giorno successivo abbiamo celebrato anche noi lEid al-Fitr con una grande festa, a cui hanno partecipato più di cento persone, tra le persone rifugiate e richiedenti asilo che accogliamo, le nostre amiche e i nostri amici musulmani, i soci e socie, e volontari e volontarie di Popoli.  

La festa è stata arricchita dalla musica dell’orchestra Combo Suonda, che ci ha regalato una performance vibrante di improvvisazione ritmica, dando vita a un’atmosfera di allegria e coinvolgimento. Tra musica, danze e tante risate, la serata si è trasformata in un momento di grande gioia e di comunità.

Abbiamo avuto la possibilità di gustare piatti provenienti da diverse tradizioni culinarie, preparati direttamente dai nostri ospiti!

Desideriamo esprimere un sentito grazie a tutti gli operatori, le operatrici, i volontari e le volontarie che hanno contribuito con entusiasmo e dedizione all’organizzazione di questa serata. Senza il loro supporto, non sarebbe stato impossibile rendere un evento così speciale e significativo! 

Questo mese di Ramadan ci ha aiutato a realizzare quanto sia importante il dialogo e la condivisione tra culture diverse. Per questo, Popoli Insieme continuerà a impegnarsi per favorire momenti di incontro, di condivisione e di festa, con l’obiettivo di costruire ponti tra le persone, facendo crescere una comunità sempre più unita e solidale! 

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